Lotus: la rivoluzione inizia nel 2013
Per la Esprit, prevista fra due anni, la Lotus realizzerà un suo motore V8 aspirato. La stessa base meccanica sarà usata per la coupé-cabriolet Elite, mentre la nuova Elise arriverà nel 2014 e la berlina Eterne nel 2015.
DA QUI AL 2015 - Dopo il Salone di Parigi, dove ha presentando ben cinque prototipi (leggi qui la news), emergono nuove indiscrezioni sul piano industriale della Lotus, il piccolo costruttore inglese di auto sportive che, sotto la guida di Dany Bahar, vuole diventare la "Ferrari d'Inghilterra". Stando alle informazioni raccolte dal mensile inglese Evo, che ha intervistato i vertici della casa, il debutto della nuova Esprit (nella foto in alto) è fissato per marzo 2013. Nell'autunno dello stesso anno sarà la volta della coupé-cabriolet Elite, entro la fine del 2014 della prossima generazione della Elise e, a marzo del 2015, della berlina Eterne. Solo la Elan (criticata dal pubblico di Parigi per l'eccessiva somiglianza con Elise ed Esprit) sarebbe ancora nel limbo: al momento la Lotus avrebbe deciso di prolungare la vita della Evora, anche con una variante roadster e una maggiormente orientata all'utilizzo in pista.
MOTORE IN CASA - La Lotus si è affidata a Wolf Zimmermann, nuovo responsabile tecnico, proveniente dalla AMG. La maggiore novità che emerge dalle pagine di Evo è che, rispetto al prototipo presentato alla rassegna parigina, la Lotus ha deciso di non utilizzare il motore 5.0 V8 sovralimentato di origine Toyota, ma di sviluppare un proprio V8 aspirato. Un motore dal carattere prettamente sportivo, più leggero del giapponese e in grado di girare ad alti regimi: dovrà reggere il confronto con il 4.5 V8 della Ferrari 458 Italia e il 3.8 V8 della McLaren MP4-12C. Due modelli di cui la Esprit sarà concorrente diretta, ma a un prezzo leggermente inferiore di circa il 20%.
NIENTE DOPPIA FRIZIONE - Per quanto riguarda la trasmissione, Zimmermann conferma che sulla Esprit non ci sarà un cambio a doppia frizione, considerato dal tecnico tedesco troppo pesante. Al suo posto la Lotus sta valutando altri tipi di cambi robotizzati e non esclude che l'auto possa venire offerta anche con un tradizionale cambio manuale a sei marce, apprezzato dai “puristi”. Inoltre la Lotus sta lavorando alacremente anche a un sistema ibrido per i suoi modelli, che permetta di contenere consumi ed emissioni di CO2 e fornire un “boost” nelle prestazioni.
CONDIVIDONO LA MECCANICA - Modello fondamentale per l'immagine della Lotus, l'Esprit sarà strettamente imparentata con la Elite con la quale condividerà motore, trasmissione e sospensioni: una soluzione che permetterà di abbattere i costi di produzione. Per accelerare il processo di sviluppo delle due auto la Lotus ha aperto un nuovo centro tecnico a Stoccarda, luogo ritenuto ideale per la vicinanza con il Nürburgring, pista di riferimento per la messa a punto delle nuove auto, e la presenza in zona di diversi fornitori.