naimah ha scritto:Che io sappia, nessuno assicura nulla, tanto meno il circuito che - non a caso - ti fa firmare lo scarico di responsabilità all'ingresso. La pista non è strada pubblica, è un tracciato privato, ergo le assicurazioni non riconoscono alcuna copertura.
Certo, gli "escamotage" ci sono, ma tutto dipende dal tipo di incidente e da chi è coinvolto.
Occhio All'assicurazione In Pista
Ne stavo discutendo in un'altro forum e riporto qui' le cose principali:
lunedi' siamo stai chiamati io e dei miei amici dai carabinieri , per via di un'incidente all'autodromo di adria il 24 marzo , praticamente c'era una denuncia da un motociclista che si e' fatto male e volevano sapere chi era stato , o testimonianze vabbe visto che noi siamo andati il mattino e l'incidente e' stato il pomeriggio non se' fatto nulla
pero' venendomi un dubbio ho' chiamato l'autodromo di adria per parlare con un responsabile , e mi dicono con mio stupore che chi corre in pista e' responsabile di danni fisici e tecnici agli altri piloti , per cui se facciamo cadere uno dobbiamo pagargli tutti i danni i 10 euro di assicurazione che paghiamo direttamente in pista sono perche' l'autodromo risponde in caso di morte o feriti gravi (solamente se in quel momento l'autodromo non fosse stato in regola o non fosse stato segnalato con bandiere eventuali cadute , praticamente non risponderanno mai
praticamente ora mi sto' informando di un'eventuale assicurazione per la pista , senno' io con la pista ho' chiuso a sto' punto e' piu' sicuro correre per strada
1) il circuito è suolo privato e quindi non si applica il CdS.
2) Lo scarico di responsabilità esonera il circuito dal rispondere di eventuali danni che il pilota dovesse causare
3) Di norma l'assicurazione privata contro gli infortuni risponde in caso di incidente a meno che non si sia in possesso di licenza FMI o l'incidente sia avvenuto durante una manifestazione agonistica. (in questo caso occorre polizza promosport)
4) Adria è una pista non omologata per gare motociclistiche e pertanto la nostra assicurazione privata dovrebbe sempre rispondere a meno che nella polizza sia espressamente escluso l'incidente in circuito, anche durante le prove libere
5) Chi ha subito danni in circuito può rivalersi sul responsabile a norma del Codice civile se il fatto è avvenuto per imperizia, negligenza o non rispetto delle norme del circuito. (non rispetto delle bandiere, corsia box in contromano, manovra azzardata ecc).
Finalmente 50% di chiarezza assicurazione in pista per circolazione turistica
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Sponsored Links Circolazione turistica in pista
Partiamo subito da una buona notizia. Le principali compagnie assicurative prevedono la copertura dei danni provocati durante la cosiddetta circolazione turistica in autodromo, riservata – lo sottolineiamo – ai mezzi targati e assicurati.
Chi si reca in pista, in moto o con l’auto, farà a bene quindi a leggere con attenzione quanto previsto dal proprio contratto assicurativo o a estendere la copertura dell’RC alla circolazione turistica in circuito del proprio veicolo (qualora vi sia questa possibilità). Ciò metterà al riparo dal dover risarcire i danni causati agli altri da un nostro errore di guida.
L'assicurazione invece non copre mai i rischi per i danni causati dalla partecipazione del veicolo a gare o competizioni sportive, alle relative prove ufficiali e alle verifiche preliminari e finali previste nel regolamento di gara. E’ necessaria pertanto una verifica attenta del regolamento della pista nella quale si effettua la Circolazione turistica al fine di verificare che non siano consentite gare e competizioni sportive tra coloro che accedono al circuito.
“La circolazione turistica (nota anche come track day) è ammessa dalla maggior parte degli autodromi e può essere effettuata solo in assenza di competizione o prove, e solo con veicoli targati e assicurati”
La faccenda si complica, e parecchio, quando alla circolazione turistica accedono (più o meno lecitamente) in contemporanea veicoli regolarmente targati e coperti da assicurazione, e auto o moto in versione “pronto pista”, senza targa e assicurazione (che in teoria non dovrebbero accedere alla circolazione turistica). Se questi ci urtano o ci mandano gambe all’aria, chi paga i danni?
Certo non i gestori dell’autodromo, che giustamente si tutelano obbligando i fruitori a firmare uno scarico di responsabilità che li mette al riparo dal dover pagare i danni a cose o persone provocati dagli utenti.
Quando si va in pista occorre prestare particolare attenzione ai veicoli non targati e privi di copertura assicurativa
A tal proposito invitiamo chi utilizza la pista con veicoli non assicurati duranti i turni riservati alla circolazione turistica a verificare attentamente quanto previsto dal regolamento del circuito e, soprattutto, a usare il buon senso: accedervi senza un veicolo targato e quindi coperto dall’assicurazione espone ovviamente all’obbligo del risarcimento del danno cagionato a terzi ex art. 2043 del Codice Civile. La stessa regola si applica nel caso di sinistri tra veicoli non coperti dall’RC auto.
Sfatiamo così il luogo comune per cui in pista ognuno paga il suo danno e tanti saluti. Se siamo convinti di aver subito un danno dovuto al comportamento colposo altrui e possiamo provarlo (nota bene: quasi tutti i circuiti hanno le telecamere, chiediamo i filmati), facciamo tranquillamente valere le nostre ragioni richiamando le norme del Codice Civile.
Da qualche tempo, alla FMI sono pervenute e-mail piene di dubbi e domande. Il problema era la scarsità di chiarezza riguardante la questione delle coperture assicurative nell’ambito dello svolgimento delle prove libere di Velocità.
ASSICURATI ED INFORMATI
La Federazione Motociclistica Italiana conferma che la copertura assicurativa è operante per i Tesserati Sport ed i Licenziati anche nell’ambito dello svolgimento di allenamenti individuali e di sessioni di prove libere di velocità, a condizione che l’impianto presso il quale viene svolta l’attività sia in possesso di Certificato di Omologa per l’anno 2013. La FMI, per una maggiore tutela della sicurezza dei praticanti, ha previsto che gli impianti, compresi gli autodromi, siano annualmente ispezionati per il rinnovo dell’omologa, fermo restando che la validità del certificato di omologazione rilasciato nel 2012 è prorogata fino alla data del 31 marzo 2013, con possibilità di ulteriore proroga qualora l’impianto non sia stato ancora ispezionato in tale data. L’elenco degli impianti omologati nel 2012 la cui validità è prorogata al 31 marzo 2013 sono pubblicati sul sito federale.
MOTO CLUB E FMI
La Federazione Motociclistica Italiana, a seguito della scadenza naturale al 31 dicembre dell’affidamento dei servizi assicurativi, ha dovuto predisporre un bando di gara europea per l’aggiudicazione del nuovo contratto assicurativo. Tenuto conto della richiesta pervenuta dalla Compagnia Assicuratrice nel corso di vigenza del precedente contratto assicurativo, in fase di ridefinizione della Polizza per il Capitolato di Gara, si è dovuto inserire come ulteriore clausola, a parte l’omologa dell’impianto, l’obbligo che le prove libere siano organizzate da Moto Club affiliati alla FMI o da Società in possesso per la stagione corrente di Licenza di Organizzatore. Durante l’incontro svoltosi con alcuni Direttori degli Autodromi e le principali Società che organizzano le prove libere, la FMI ha riscontrato la disponibilità da parte di quest’ultime ad iscriversi alla Federazione, tenendo conto che l’iscrizione alla FMI offre garanzie assicurative sostanziali per la Responsabilità Civile verso Terzi prestata nei loro confronti, a seguito di richiesta di risarcimento danni avanzata da terzi. A fronte di quanto sopra la FMI, preso atto dell’impatto che questa introduzione comporta nei confronti delle Società organizzatrici di prove libere, si riserva di definire una sensibile riduzione della quota attualmente prevista per la Licenza di Organizzatore.
PERPLESSI I MOTOCICLISTI
Proprio mentre scrivevamo questo articolo abbiamo ricevuto e-mail e letto messaggi su internet di motociclisti a dir poco contrariati per questi provvedimenti. Le questioni sono essenzialmente le seguenti:
1. La "richiesta da parte della Compagnia Assicuratrice" sarebbe bello vederla...
2. Le regole sono cambiate a tesseramenti già chiusi (con queste regole quanti avrebbero potuto decidere di non tesserarsi? Si sapeva certamente che la polizza sarebbe scaduta, perché non avvertire preventivamente i futuri tesserati?)
3. Secondo quali criteri i Moto Club e/o le Società Organizzatrici verrebbero omologate FMI?
4. L'obbligatorietà per gli organizzatori di essere affiliati alla FMI o in possesso della Licenza di Organizzatore non comporta miglioramenti di alcun tipo né per gli organizzatori né per chi partecipa ai turni liberi. Semplicemente la copertura (per i tesserati Sport e i Licenziati) che prima era conseguenza dell'omologazione del solo circuito, ora scatta solo se è "omologato" anche l'organizzatore. Di fatto c'è un pagamento in più da fare per avere in cambio la stessa cosa che prima si aveva con un pagamento in meno.
5. Se il circuito è omologato ma non lo è l'Organizzatore, la copertura assicurativa della Tessera Sport non è valida.
6. Di fatto c'è la sensazione che questo sia un balzello senza contropartita.Sto cercando d'informarmi, e la cosa sembra complessa, questo vale per le moto, ma per le auto non è molto diverso.
Quindi da quello che ho capito io:
Informarsi su cosa copre la nostra assicurazione e dove, perché alcune possono assicurarti anche in pista.
Mai correre con auto che non siano stradali e assicurate.
Fare molta attenzione a non tamponare qualcuno.
I 10 euro dell'assicurazione che ti fanno pagare in pista non contano quasi nulla, perché coprono solo i casi più rari.
Verificare se le piste sono omologate o meno.