Risposta del mio amico tecnico aereonautico:
A breve ci sono grossi vantaggi dal punto di vista della regolarità di funzionamento, più sono gli ottani e meno è probabile che il motore batta in testa. Quindi, anche se si usano marce troppo alte, se si esagera in salita, se la temperatura sale troppo, se l'accensione è troppo anticipata e via dicendo, la probabilità che si verifichi la detonazione della carica aria/benzina è molto inferiore che con il normale carburante 88/90 ottani. Inoltre, il piombo tetraetile contenuto nella benzina avio è un meraviglioso lubrificante per gli steli delle valvole, che ringrazieranno sentitamente.
Alla lunga, però, a parte gli effetti inquinanti della presenza di metalli pesanti e i soliti cazzi vari alla Nichi Vendola e Alfonso Pecoraro Scanio, il piombo incrosterà sia le valvole che le testate e soprattutto le candele e dovrà essere rimosso a intervalli non proprio brevi ma neanche così rari. Infatti, nei motori alternativi aeronautici (ormai sempre più rari) la rimozione dei residui di piombo fa parte delle operazioni previste.
Fino agli anni '50/'60, quando c'erano ancora i grandi motori radiali Pratt & Whitney e Wright, che avevano potenze attorno ai 3500 hp e compressioni attorno a 12-14:1, esisteva la benzina avio a 180 ottani. Con quelle quantità di piombo, le candele dovevano essere rimosse e controllate quasi a ogni volo e la cosa aveva tempi e costi non proprio trascurabili, visto che parliamo di 28 cilindri su quattro file e doppia accensione, quindi un totale di 56 candele. Se poi si considera che le candele aeronautiche sono completamente schermate, immagina quanti dadi e ghiere bisogna rimuovere per fare il lavoretto!
ma, per curiosità, dove la trovi la benzina avio, che ormai è diventato difficile pure negli aeroporti?
---
Ora, da quanto letto in giro oltre a quanto risposto da lui, l'unico pericoclo reale che trovo e' quello dello sviluppo di maggiori vapori, e conseguente pericolo di incendio soprattutto in luoghi chiusi, e poi di incrostazione del motore, motivo per il quale gli amici di Paolo smontavano tutto...