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Alfa Romeo 4C, a Ginevra per farci sognare

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KENNEX65

KENNEX65
Admin
Admin

Ti ringrazio Luciano di avere apprezzato cio' che ho scritto, le emozioni che ci accomunano sono dettate dalla passione per i motori.

Le automobili sono come un bel libro che riesce a farci emozionare solo se scritto con il cuore.

Ciao !

Pistone

Pistone
Test Driver
Test Driver

Grandissimo Kennex, ho apprezzato molto il tuo scritto.

KENNEX65 ha scritto:Le automobili sono come un bel libro che riesce a farci emozionare solo se scritto con il cuore.

Non me ne vogliate, ma non a caso uno dei claim di Alfa Romeo è "senza cuore saremmo solo macchine".

Ovviamente estendibile a qualunque marchio. Wink

Lotus70

Lotus70
Admin
Admin

Pistone ha scritto:Grandissimo Kennex, ho apprezzato molto il tuo scritto.

KENNEX65 ha scritto:Le automobili sono come un bel libro che riesce a farci emozionare solo se scritto con il cuore.

Non me ne vogliate, ma non a caso uno dei claim di Alfa Romeo è "senza cuore saremmo solo macchine".

Ovviamente estendibile a qualunque marchio. Wink

Vedo che cio' che ho scritto l' hai inetrpretato nel modo giusto, complimenti.

Il problema è che la Fiat, il cuore ora mai, non lo mette da 50 anni!!
E Alfa Romeo è completamente Fiat ora mai.

Niente a che vedere con passione e cuore, ma solo Marketing, numeri, e strategie di mercato.

http://www.lotus-driver.it

KENNEX65

KENNEX65
Admin
Admin

Pistone ha scritto:Grandissimo Kennex, ho apprezzato molto il tuo scritto.

KENNEX65 ha scritto:Le automobili sono come un bel libro che riesce a farci emozionare solo se scritto con il cuore.

Non me ne vogliate, ma non a caso uno dei claim di Alfa Romeo è "senza cuore saremmo solo macchine".

Ovviamente estendibile a qualunque marchio. Wink



Sono felice che tu abbia apprezzato cio' che ho scritto, grazie e a presto amico mio.

Lotus70

Lotus70
Admin
Admin

KENNEX65 ha scritto:Andrea, sposo a pieno cio' hai citato " PASSIONE ".

Alfa e Lancia in passato vantavano grandi doti sportive, protagoniste nel mondo delle corse sfornavano delle incredibili purosangue storiche ancor oggi ambitissime dai collezionisti.
Le ultime vere Alfa Romeo prodotte restarono l' Alfetta, la75 Turbo Autodelta e la GTV, una sportiva strepitosa.
Questi modelli furono purtroppo gli ultimi a mantenere la forte personalita' e l'inimitabile sound del rombo alfa.
Da quando in Alfa e Lancia subentro' Fiat tutta la magia finì.
Si permisero addirittura di ritirare Lancia dai rally.
Lancia scrisse la storia del Rally con la Fulvia, la Stratos, la 037 e il deltone, macchine che vinsero molti campionati del mondo proclamandosi indiscusse dominatrici.
Per me la passione per i due marchi italiani finì definitivamente in quegli anni.
Oggi purtroppo delle storiche e leggendarie automobili sportive di un tempo resta solo il triste e nostalgico ricordo di chi le ha vissute.
Attualmente sono restati solo i due marchi e nulla di piu' perchè i prodotti commercializzati non hanno nulla a che vedere con lo spessore di quel tipo di vetture del passato dove la storia, la passione, l' anima e il carisma erano caratteristiche preponderanti.
Chi ne ha posseduta almeno una sa a cosa mi riferisco.
Oramai l' Alfa Romeo e la Lancia restano solo un lontano ricordo.



Alfa Romeo 4C, a Ginevra per farci sognare - Pagina 27 Casper12
Il bimbo col capottino.

Brescia, Dicembre 1971, era mattina presto poco piu' delle ore 7,00, a quell' ora c'era ancor buio e faceva molto freddo, la città iniziava come ogni giorno a risvegliarsi, i primi rumori interferivano con il silenzio della notte ormai trascorsa.
Lo scenario si apriva come per magia con le prime e timide luci di alcuni bar che diffondevano nell'aria fredda il caldo profumo di caffè ai tempi accompagnto con l' inmancabile Buondì Motta, un rito del buongiorno per tutti.

Un Bimbo di circa sei anni passeggiava in Via Zadei per mano al papà.
Indossava un capottino oramai corto di maniche e stretto al quale la mamma aveva spostato i bottoni per poterlo usare ancora un annetto, in testa aveva una buffa ma calda  berretta azzurra in lana dalle dimensioni esagerate peche' come diceva la nonna Tina che l'aveva cucita, doveva durare qualche anno siccome era lana "buona".
A spalle teneva la rigida cartella con tanto di abecedario, astuccio, quaderno a quadretti grandi e la letterina di Natale da imbucare.
Nella letterina il bimbo desiderava una macchinina sportiva a sorpresa, qualche dolce e nulla di piu' viste le scarsissime  possibilita' economiche dei tempi.
Passeggiando padre e figlio arrivarono in prossimita' del negozio di forneria e salumeria da Carlo.
Nonostante il freddo di quella mattina e il nasino molto arrossato era incredibile il profumo di pane che
si percepiva lungo la via, talmente piacevole che infondeva a tutti i passanti una vivace senzazione di calore e benessere.
Il fornaio Carlo era un uomo sui sessant' anni, basso molto tarchiato con le dita ingiallite dal fumo, indossava degli occhialoni neri e  spessi, quando li levava per scherzare ricordava mr. Magoo.
La sua voce poderosa associata ad una risata molto dinamica lo rendevano simpatico a tutti.
Giunto al negozio il bimbo entrò con il papà per comperare la merendina della ricreazione scolastica, come spesso accadeva c'erano bimbi più agiati economicamente che si facevano preparare l'ambitissimo panino con il prosiutto.
Mentre Carlo affettava il crudo per i clienti piu' fortunati il bimbo non distoglieva lo sguardo da quella appetitosa specialita'.
Quando arrivo' il suo turno prese  la merendina  di fattezza ben piu' economica e con orgoglio la introdusse in cartella.
Era la bustina con il "Bric" un mini panino al latte con una spolverata di zucchero.  
Per lui era comunque una signora merenda.
Sempre per mano il bimbo e il papà proseguirono verso la scuola e si fermarono davanti alla cassetta postale per imbucare la letterina dei desideri natalizi.
Il bimbo mentre la imbucava era agitatissimo e gioioso nel cuore perche' viveva in una famiglia che gli trasmetteva molto amore.
Giunto davanti alla scuola prima che i due si salutassero un amico del padre li chiamo' per fargli vedere un' automobile, incuriositi lo seguirono subito nel parcheggio a fianco alla scuola.
Restarono stupiti dalla bellezza e dal rombo di una macchina incredibile, L'Alfa Romeo 1750.
Bianca, con il volante in radica, interni sportivissimi, un'auto da sogno.
L'amico del padre si chiamava Ottavio e lavorava come meccanico in una delle piu' importanti officine di Brescia. Si occupava principalmente di Alfa Romeo e Lancia, i due marchi ai tempi erano sinonimo di sportivita' e alta qualita'.
Prima di andarsene Ottavio li invito' a presentarsi il pomeriggio dopo la scuola presso l'officina dove lavorava per vedere, le altre automobili sportive dei clienti.
Il bimbo durante l'orario scolastico non vedeva l'ora che arrivasse il pomeriggio per ammirare i bolidi.
All' uscita della scuola il papa' lo attendeva con il sorriso e dopo una pacca sulla spalla montarono sull' autobus in direzione dell'officina.
Giunti a destinazione entrarono e Ottavio in un ambiente surreale mostro' al bimbo e papa' dei gioielli irripetibili, l' Alfa Gt, la Lancia Fulvia HF, e la Zagato, una delle piu' belle automobili sportive prodotte in Italia.
Il rombo della Alfa Romeo 1750 durante la carburazione era fantastico, l'odore di officina e l'atmosfera che avvolgeva i due ospiti rese quell'occasione indimenticabile, in quegli anni l' Alfa Romeo si distigueva da ogni altra autovettura per il rombo particolare del motore, pieno, possente, aggressivo, un suono inimitabile.
Dopo intensi minuti di magia e stupore per il bimbo e il papà giunse l' ora di fare rientro a casa.
Fu così che da quel giorno il bimbo grazie al rombo di quell' Alfa Romeo imparo' a distinguere  e apprezzare l' ANIMA delle vere auto sportive.
Era il piu' bel regalo di Natale che potesse desiderare e ancora oggi lo porta dentro di se.

Ah ! dimenticavo, sapete che automobilina gli portò Babbo Natale la notte del venticinque dicembre?

Una Chaparral 2F rossa.... che ancora oggi custodisce gelosamente.

Grazie Alfa Romeo e Lancia per avermi fatto sognare sin da piccino...

Roby.

Caspita Roby, potresti fare lo scrittore, sei un poeta.
Poi quella foto mi ricorda me da piccolo a Venezia 1970/1974, solo che io vedevo passare motoscafi e vaporetti, i ricordi che ho di mio padre, girano attorno al cinema, al teatro, e alla regata storica, poi si passa in Sardegna, mare, gommone, spiagge stupende, Ford transit rosso, e profumo di pane fresco.

Questi i ricordi belli, ma poi ci sono anche i brutti.

Ma per restare in ambito automobilistico, mi ricordo quando a 5/6 anni, mio padre mi faceva guidare il pulmino seduto sulle sue ginocchia, adoravo guidare, sono stato un pilota precoce, a 11/12 anni rubavo la fiat 126 di mia zia, a 17 anni la R5 di mia mamma.
insomma tra moto e auto la passione è iniziata presto.

Ma il cuore per le sportive ha iniziato a battere per la F1 a 8/9 anni, e poi per la Cuntach, dopo che ne ho vista una nera dal vivo.
Che miti stupendi.

Le Lotus, sono arrivate con la F1 e con i film, la prima Esprit penso di averla vista dal vivo un giorno a Vicenza in un salone Lotus, bianca bellissima e cattivissima come una countach!!

http://www.lotus-driver.it

KENNEX65

KENNEX65
Admin
Admin

Lotus70 ha scritto:
KENNEX65 ha scritto:Andrea, sposo a pieno cio' hai citato " PASSIONE ".

Alfa e Lancia in passato vantavano grandi doti sportive, protagoniste nel mondo delle corse sfornavano delle incredibili purosangue storiche ancor oggi ambitissime dai collezionisti.
Le ultime vere Alfa Romeo prodotte restarono l' Alfetta, la75 Turbo Autodelta e la GTV, una sportiva strepitosa.
Questi modelli furono purtroppo gli ultimi a mantenere la forte personalita' e l'inimitabile sound del rombo alfa.
Da quando in Alfa e Lancia subentro' Fiat tutta la magia finì.
Si permisero addirittura di ritirare Lancia dai rally.
Lancia scrisse la storia del Rally con la Fulvia, la Stratos, la 037 e il deltone, macchine che vinsero molti campionati del mondo proclamandosi indiscusse dominatrici.
Per me la passione per i due marchi italiani finì definitivamente in quegli anni.
Oggi purtroppo delle storiche e leggendarie automobili sportive di un tempo resta solo il triste e nostalgico ricordo di chi le ha vissute.
Attualmente sono restati solo i due marchi e nulla di piu' perchè i prodotti commercializzati non hanno nulla a che vedere con lo spessore di quel tipo di vetture del passato dove la storia, la passione, l' anima e il carisma erano caratteristiche preponderanti.
Chi ne ha posseduta almeno una sa a cosa mi riferisco.
Oramai l' Alfa Romeo e la Lancia restano solo un lontano ricordo.



Alfa Romeo 4C, a Ginevra per farci sognare - Pagina 27 Casper12
Il bimbo col capottino.

Brescia, Dicembre 1971, era mattina presto poco piu' delle ore 7,00, a quell' ora c'era ancor buio e faceva molto freddo, la città iniziava come ogni giorno a risvegliarsi, i primi rumori interferivano con il silenzio della notte ormai trascorsa.
Lo scenario si apriva come per magia con le prime e timide luci di alcuni bar che diffondevano nell'aria fredda il caldo profumo di caffè ai tempi accompagnto con l' inmancabile Buondì Motta, un rito del buongiorno per tutti.

Un Bimbo di circa sei anni passeggiava in Via Zadei per mano al papà.
Indossava un capottino oramai corto di maniche e stretto al quale la mamma aveva spostato i bottoni per poterlo usare ancora un annetto, in testa aveva una buffa ma calda  berretta azzurra in lana dalle dimensioni esagerate peche' come diceva la nonna Tina che l'aveva cucita, doveva durare qualche anno siccome era lana "buona".
A spalle teneva la rigida cartella con tanto di abecedario, astuccio, quaderno a quadretti grandi e la letterina di Natale da imbucare.
Nella letterina il bimbo desiderava una macchinina sportiva a sorpresa, qualche dolce e nulla di piu' viste le scarsissime  possibilita' economiche dei tempi.
Passeggiando padre e figlio arrivarono in prossimita' del negozio di forneria e salumeria da Carlo.
Nonostante il freddo di quella mattina e il nasino molto arrossato era incredibile il profumo di pane che
si percepiva lungo la via, talmente piacevole che infondeva a tutti i passanti una vivace senzazione di calore e benessere.
Il fornaio Carlo era un uomo sui sessant' anni, basso molto tarchiato con le dita ingiallite dal fumo, indossava degli occhialoni neri e  spessi, quando li levava per scherzare ricordava mr. Magoo.
La sua voce poderosa associata ad una risata molto dinamica lo rendevano simpatico a tutti.
Giunto al negozio il bimbo entrò con il papà per comperare la merendina della ricreazione scolastica, come spesso accadeva c'erano bimbi più agiati economicamente che si facevano preparare l'ambitissimo panino con il prosiutto.
Mentre Carlo affettava il crudo per i clienti piu' fortunati il bimbo non distoglieva lo sguardo da quella appetitosa specialita'.
Quando arrivo' il suo turno prese  la merendina  di fattezza ben piu' economica e con orgoglio la introdusse in cartella.
Era la bustina con il "Bric" un mini panino al latte con una spolverata di zucchero.  
Per lui era comunque una signora merenda.
Sempre per mano il bimbo e il papà proseguirono verso la scuola e si fermarono davanti alla cassetta postale per imbucare la letterina dei desideri natalizi.
Il bimbo mentre la imbucava era agitatissimo e gioioso nel cuore perche' viveva in una famiglia che gli trasmetteva molto amore.
Giunto davanti alla scuola prima che i due si salutassero un amico del padre li chiamo' per fargli vedere un' automobile, incuriositi lo seguirono subito nel parcheggio a fianco alla scuola.
Restarono stupiti dalla bellezza e dal rombo di una macchina incredibile, L'Alfa Romeo 1750.
Bianca, con il volante in radica, interni sportivissimi, un'auto da sogno.
L'amico del padre si chiamava Ottavio e lavorava come meccanico in una delle piu' importanti officine di Brescia. Si occupava principalmente di Alfa Romeo e Lancia, i due marchi ai tempi erano sinonimo di sportivita' e alta qualita'.
Prima di andarsene Ottavio li invito' a presentarsi il pomeriggio dopo la scuola presso l'officina dove lavorava per vedere, le altre automobili sportive dei clienti.
Il bimbo durante l'orario scolastico non vedeva l'ora che arrivasse il pomeriggio per ammirare i bolidi.
All' uscita della scuola il papa' lo attendeva con il sorriso e dopo una pacca sulla spalla montarono sull' autobus in direzione dell'officina.
Giunti a destinazione entrarono e Ottavio in un ambiente surreale mostro' al bimbo e papa' dei gioielli irripetibili, l' Alfa Gt, la Lancia Fulvia HF, e la Zagato, una delle piu' belle automobili sportive prodotte in Italia.
Il rombo della Alfa Romeo 1750 durante la carburazione era fantastico, l'odore di officina e l'atmosfera che avvolgeva i due ospiti rese quell'occasione indimenticabile, in quegli anni l' Alfa Romeo si distigueva da ogni altra autovettura per il rombo particolare del motore, pieno, possente, aggressivo, un suono inimitabile.
Dopo intensi minuti di magia e stupore per il bimbo e il papà giunse l' ora di fare rientro a casa.
Fu così che da quel giorno il bimbo grazie al rombo di quell' Alfa Romeo imparo' a distinguere  e apprezzare l' ANIMA delle vere auto sportive.
Era il piu' bel regalo di Natale che potesse desiderare e ancora oggi lo porta dentro di se.

Ah ! dimenticavo, sapete che automobilina gli portò Babbo Natale la notte del venticinque dicembre?

Una Chaparral 2F rossa.... che ancora oggi custodisce gelosamente.

Grazie Alfa Romeo e Lancia per avermi fatto sognare sin da piccino...

Roby.

Caspita Roby, potresti fare lo scrittore, sei un poeta.
Poi quella foto mi ricorda me da piccolo a Venezia 1970/1974, solo che io vedevo passare motoscafi e vaporetti, i ricordi che ho di mio padre, girano attorno al cinema, al teatro, e alla regata storica, poi si passa in Sardegna, mare, gommone, spiagge stupende, Ford transit rosso, e profumo di pane fresco.

Questi i ricordi belli, ma poi ci sono anche i brutti.

Ma per restare in ambito automobilistico, mi ricordo quando a 5/6 anni, mio padre mi faceva guidare il pulmino seduto sulle sue ginocchia, adoravo guidare, sono stato un pilota precoce, a 11/12 anni rubavo la fiat 126 di mia zia, a 17 anni la R5 di mia mamma.
insomma tra moto e auto la passione è iniziata presto.

Ma il cuore per le sportive ha iniziato a battere per la F1 a 8/9 anni, e poi per la Cuntach, dopo che ne ho vista una nera dal vivo.
Che miti stupendi.

Le Lotus, sono arrivate con la F1 e con i film, la prima Esprit penso di averla vista dal vivo un giorno a Vicenza in un salone Lotus, bianca bellissima e cattivissima come una countach!!



Andrea noto con piacere che anche tu sei un romantico.

Fantastico ! ! !

de pain

de pain
Outstanding
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Lotus70 ha scritto:

Il problema è che la Fiat, il cuore ora mai, non lo mette da 50 anni!!
E Alfa Romeo è completamente Fiat ora mai.

Niente a che vedere con passione e cuore, ma solo Marketing, numeri, e strategie di mercato.



Perchè volete dirmi che in Lotus oggi esiste stà cosa..??

Pistone

Pistone
Test Driver
Test Driver

Lotus70 ha scritto:Il problema è che la Fiat, il cuore ora mai, non lo mette da 50 anni!!
E Alfa Romeo è completamente Fiat ora mai.

Niente a che vedere con passione e cuore, ma solo Marketing, numeri, e strategie di mercato.

Ma no dai, se ci pensi anche Ferrari è del gruppo FIAT, ma di cuore e passione ne ha da vendere. E non penso che Alfa Romeo non abbia più cuore da 50 anni, ma questa è solo la mia opinione.

Tutti criticano le ultime scelte della Casa di Arese, fra cui il tanto odiato paragone fra la Bravo e la Giulietta o l'abbandono della trazione posteriore, ma nessuno pensa alle Audi che sono spesso Volkswagen ricarrozzate o ai SUV di BMW, un marchio che ha sportive di razza nella sua storia e s'è messa a produrre inutili scatoloni su ruote.

Il fatto è che ormai è così che va il mercato e non è che sia Alfa Romeo a non metterci più cuore, è la gente che non lo fa più quando compra un'auto.

paolo111s

paolo111s
Outstanding
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PISTONE ha scritto:Il fatto è che ormai è così che va il mercato e non è che sia Alfa Romeo a non metterci più cuore, è la gente che non lo fa più quando compra un'auto.

Al posto di AlfaRomeo, ci metterei BMW appunto, Porsche e qui va data ragione a Pistone.

Basta guardare i francesi che fino a 25-30 anni fa compravano solo e solamente auto francesi (di M... tra l'altro) per il loro cuore nazionalista, mentre oggi comprano marketing pure loro.


PS: a proposito, Audi e Wolswagen rientrano nelle 10 marche meno affidabili del 2012
(classifica stilata dalle compagnie assicurative europee)
Fiat nelle 10 migliori (mi pare 6° o 7°)

Pilota54

Pilota54
Outstanding
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Bel racconto Kennex, complimenti.

Mah, gli appassionati ci sono sempre, anche se sono di sicuro meno che in passato. Io sono nato nel 1954 e alla fine degli anni '50, cioè quando ho cominciato a capire cosa era un'automobile, ne vedevo passare ben poche davanti a casa mia (nel centro di Catania). Era quindi quasi naturale che un bambino si appassionasse alle automobili e io per regalo volevo solo "macchinine". Se mi regalavano un'altra cosa piangevo. Presto racimolai una invidiabile collezione di 1:43 e le mie preferite erano Alfa, Ferrari, Maserati, Lamborghini.

A 4 e 5 anni mi affacciavo ogni pomeriggio alla finestra (abitavo al piano rialzato) e mia nonna mi diceva i nomi della macchine: questa è la 500, questa è la 600, questa è l'Alfa Romeo 1.900, questa è la Fiat 1.400.........
Ovviamente quando mi indicò la "1.900" dissi "che bella". Poi mi indicò la Giulietta (quella del 1957) e il mio stupore aumentò ancora di più.
Nel 1962 sapevo già molto sulle auto, anche perché leggevo sempre l'unico mensile automobilistico allora sul mercato: Quattroruote. Impazzii letteralmente per la "Giulia" e il suo incredibile sound tipo competizione. Poi uscì la Giulia GT e sognai di poterne un giorno possedere una. Fu così che divenni un fan dell'Alfa (da grande ne ho possedute 7).  

Ma un giorno, sempre nel 1962 o '63, vidi anche la Lotus Elan, una vetturetta veloce e scattante, ma solo sulle riviste, perchè a Catania non ne circolavano.  
Erano gli anni di Jim Clark, mio idolo assoluto e incontrastato (prima dell'avvento di Bandini, purtroppo morto troppo presto a Montecarlo), e così mi appassionai anche alla Lotus  Very Happy .............................................  

E' vero che quelle Alfa non esistono più e una sola rondine (la 4C) non fa primavera. Vedremo in futuro.

http://www.repartocorse2.com - www.quattroruote.it - www.lotus-d

Lotus70

Lotus70
Admin
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Pistone ha scritto:
Lotus70 ha scritto:Il problema è che la Fiat, il cuore ora mai, non lo mette da 50 anni!!
E Alfa Romeo è completamente Fiat ora mai.

Niente a che vedere con passione e cuore, ma solo Marketing, numeri, e strategie di mercato.

Ma no dai, se ci pensi anche Ferrari è del gruppo FIAT, ma di cuore e passione ne ha da vendere. E non penso che Alfa Romeo non abbia più cuore da 50 anni, ma questa è solo la mia opinione.

Tutti criticano le ultime scelte della Casa di Arese, fra cui il tanto odiato paragone fra la Bravo e la Giulietta o l'abbandono della trazione posteriore, ma nessuno pensa alle Audi che sono spesso Volkswagen ricarrozzate o ai SUV di BMW, un marchio che ha sportive di razza nella sua storia e s'è messa a produrre inutili scatoloni su ruote.

Il fatto è che ormai è così che va il mercato e non è che sia Alfa Romeo a non metterci più cuore, è la gente che non lo fa più quando compra un'auto.

Ferrari non centra niente, è un caso a parte, perché resta indipendente, Montezuma comanda. Very Happy 
Alfa Romeo ora mai è parte integrante del gruppo Fiat.

PS: a me esteticamente piacciono moltissimo la Mito e la Giulietta, le trovo tra le utilitarie più belle del mercato, insieme a pochissime altre.

Però se Alfa vuole cambiare la tendenza (o meglio fiat) devie:
Cacciare fuori produzione la mito o cederla al marchio fiat, lentamente fare dei restyling della nuova giulietta, spingendola sempre più verso lo sportivo di lusso, quindi aumentarne il valore ma anche la qualità, e puntare ad un estetica un pochino più slanciata e sportiva, inserire un altra auto intermedia (tipo la giuli) con estetica simile alla Maserati, una sportiva di lusso, e poi 4c e 6c un gradino sotto la 8c.

Qualcuno parlava anche di SUV, si forse, ma non subito.

Ma non ti puoi tenere in casa una MITO in questo momento, se vuoi che il tuo marchio venga riconosciuto nuovamente come costruttore di auto sportive di prestigio, ti devi liberare della zavorra, auto del popolo, ripeto bellissime, ma che non hanno nulla a che vedere con auto sportive, eleganti, lussuose, dal pedigree.

http://www.lotus-driver.it

Pilota54

Pilota54
Outstanding
Outstanding

Concordo con te Andrea. E' assurdo che l'Alfa abbia in listino 2 utilitarie e una sportivetta estrema.
C'è un vuoto di gamma enorme e le novità vengono continuamente rimandate o annullate (la berlinona derivata dalla Maserati Ghibli III sembra sia stata cestinata perché troppo costosa e un'Alfa non può costare come una Maserati).

http://www.repartocorse2.com - www.quattroruote.it - www.lotus-d

Lotus70

Lotus70
Admin
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Pilota54 ha scritto:Concordo con te Andrea. E' assurdo che l'Alfa abbia in listino 2 utilitarie e una sportivetta estrema.
C'è un vuoto di gamma enorme  e le novità vengono continuamente rimandate o annullate (la berlinona derivata dalla Maserati Ghibli III sembra sia stata cestinata perché troppo costosa e un'Alfa non può costare come una Maserati).  

Ecco vedi!!

Dietro ci sta Fiat, che non vuole farsi concorrenza in casa, strategie di mercato disastrose come sempre.

Secondo te se tu fossi un titola indipendente di Alfa, il suo fondatore, diresti mai che Alfa non può fare auto belle e concorrenti della Maserati?

Ma Fiat invece lo fa, perché non vuole portare Alfa Romeo, allo stesso livello della Maserati, non vogliono rischiare.

Vedi invece come la pensano in modo diametralmente opposto i proprietari di VW, Audi, Porsche e Lamborghini?
Loro se la fanno e come la concorrenza in casa, vedi Audi R8, e Lamborghini Gallaro, vedi Porsche 911, vedi Suv VW e SUV Audi e Porsche, che sono molto simili.

Mentalità molto diverse da quella di Marchion, niente cuore, solo calcoli matematici e strategie di mercato, che spesso sono anche sbagliate.

http://www.lotus-driver.it

Luciano51

Luciano51
Racing Driver
Racing Driver

Concordo in pieno!

Pilota54

Pilota54
Outstanding
Outstanding

Si, avete ragione, però questa volta Fiat con Alfa nel segmento C ha ucciso se stessa perché la Giulietta ha oscurato Delta e soprattutto Bravo, che praticamente non si vende più. Il fatto è che l'unico prodotto veramente valido in quel segmento (dei 3 del gruppo) è proprio la Giulietta, seguita dalla Delta.

La Mito è una berlinetta 2 porte e quindi non ha rubato granchè alla Fiat, però la Punto è a binario morto, non sarà più riproposta, sostituita in pratica dalla 500L.

L'Alfa nel segmento Ghibli a mio avviso in effetti sarebbe servita a poco perché avrebbe finito per dimezzare le vendite Ghibli e quindi non avrebbe aggiunto nulla come vendite in più. Per me era giusto farla, ma per venderla a un prezzo inferiore. Non ci sono riusciti e probabilmente è stato giusto sopprimerla.

Io credo che in Alfa debbano portare a binario morto la Mito, e fare al più presto la Giulia (segmento D), una Giulia coupè 2+2 di grande livello, il SUV, la spider Alfa-Mazda. La segmento E potrebbero riprogettarla su base diversa dalla Ghibli, che resta pur sempre una Maserati, brand che io vedo comunque ad un livello più alto di Alfa, è sempre stato così, anche in passato.

http://www.repartocorse2.com - www.quattroruote.it - www.lotus-d

Lotus70

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Admin
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Pilota54 ha scritto:Si, avete ragione, però questa volta Fiat con Alfa nel segmento C ha ucciso se stessa perché la Giulietta ha oscurato Delta e soprattutto Bravo, che praticamente non si vende più. Il fatto è che l'unico prodotto veramente valido in quel segmento (dei 3 del gruppo) è proprio la Giulietta, seguita dalla Delta.

La Mito è una berlinetta 2 porte e quindi non ha rubato granchè alla Fiat, però la Punto è a binario morto, non sarà più riproposta, sostituita in pratica dalla 500L.

L'Alfa nel segmento Ghibli a mio avviso in effetti sarebbe servita a poco perché avrebbe finito per dimezzare le vendite Ghibli e quindi non avrebbe aggiunto nulla come vendite in più. Per me era giusto farla, ma per venderla a un prezzo inferiore. Non ci sono riusciti e probabilmente è stato giusto sopprimerla.

Io credo che in Alfa debbano portare a binario morto la Mito, e fare al più presto la Giulia (segmento D), una Giulia coupè 2+2 di grande livello, il SUV, la spider Alfa-Mazda. La segmento E potrebbero riprogettarla su base diversa dalla Ghibli, che resta pur sempre una Maserati, brand che io vedo comunque ad un livello più alto di Alfa, è sempre stato così, anche in passato.

Quando dici che secondo te è sempre stato cosi anche in passato, a quale periodo storico ti riferisci?
Anni '20,'30,'40,'50,'60, o '70?

http://www.lotus-driver.it

KENNEX65

KENNEX65
Admin
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Nightmare...

Alfa Romeo 4C, a Ginevra per farci sognare - Pagina 27 Face111

arbluSC

arbluSC
Pilot
Pilot

Ragazzi ! Mi sono dimenticato di dirvi che...finalmente sono riuscito a vederla dal vivo !

All'EICMA a Novembre. Era allo stand della SuperBike in versione Safety Car ufficiale per il campionato del prossimo anno (almeno credo).

Sinceramente dall punto di vista estetico...non lo so...
Ad essere bella e' bella sicuramente ma mi ha dato l'impressione di essere piu' tozza e meno filante delle nostre...vedremo la versione Targa che dovrebbe uscire l'anno prossimo.
Ma sinceramente, a livello estetico, se dovessi cambiare l'Elise mi prenderei...un'altra Elise ! geek geek 

Scherzi a parte, vorrei provarla pero' per vedere che feeling da' (non dovrebbe essere molto diverso dalle nostre da quello che ho letto in giro nelle prove ufficiali: piuttosto rigida, molto veloce, sterzo direttissimo che "fotocopia" il manto stradale, etc etc...)

Pilota54

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Lotus70 ha scritto:
Quando dici che secondo te è sempre stato cosi anche in passato, a quale periodo storico ti riferisci?
Anni '20,'30,'40,'50,'60, o '70?

Beh, diciamo dagli anni '50 in poi. In effetti fino a prima della seconda guerra mondiale i targets erano simili.

http://www.repartocorse2.com - www.quattroruote.it - www.lotus-d

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Pilota54 ha scritto:
Lotus70 ha scritto:
Quando dici che secondo te è sempre stato cosi anche in passato, a quale periodo storico ti riferisci?
Anni '20,'30,'40,'50,'60, o '70?

Beh, diciamo dagli anni '50 in poi. In effetti fino a prima della seconda guerra mondiale i targets erano simili.

Sono d'accordo con te.

http://www.lotus-driver.it

s4

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Ragazzi, comperate l'ultimo evo, usate Quattroruote e Auto al posto della carta igienica, e chiudete questo comico topic

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s4 ha scritto:Ragazzi, comperate l'ultimo evo, usate Quattroruote e Auto al posto della carta igienica, e chiudete questo comico topic
 Very Happy Very Happy Very Happy 

Racconta cosa hai trovato su Evo?

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s4 ha scritto:Ragazzi, comperate l'ultimo evo, usate Quattroruote e Auto al posto della carta igienica, e chiudete questo comico topic


Alfa Romeo 4C, a Ginevra per farci sognare - Pagina 27 Wc-in-10

HI HI HI....

Alfa Romeo 4C, a Ginevra per farci sognare - Pagina 27 Closed10

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Che dice Evo?

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C'è l'ECOTY 2013?

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