non si è abituati ai tempi di reazione che impongono le alte prestazioni, semplicemente non si è abituati, le auto prestazionali non sono molto diverse, se poi non si conoscono bene la frittata è in agguato
Come non essere d'accordo !
Purtroppo molti pensano che basta schiacciare a tavoletta per andare forte ed essere piloti.
Ma non e' affatto cosi' !
E questo purtroppo e' un problema di cultura motoristica prima ancora che di inesperienza o frenesia di provare il "giocattolo".
E' un problema di cultura motoristica (e mi riferisco anche al mondo delle moto (da questo punto di vista direi proprio che sono ..."BI-SEX"
, come la firma qui in basso puo' facilmente dimostare!); poiche' purtroppo anche le riviste o i media specializzati, nel recensire un mezzo a motore (e in particolare una macchina), IL PIU' DELLE VOLTE TRASCURA TOTALMENTE di parlare delle reazioni del mezzo, delle qualita' del telaio, del "limite" e delle problematiche che esso comporta al pilota.
Leggendo le recensioni delle aute, sembra che non ci sia alcuna differenza tra una macchina ed un altra.
Si paragonano solo i dati dello 0-100 km/h e dei cavalli e soprattutto NON SI FA' MAI MENZIONE DEL PESO della vettura e delle reazioni piu' o meno brusche che essa ha in condizioni "limite".
Quindi in pratica passa il concetto che, soprattutto per le macchine prestazionali, chi ha i "numeri" migliori sia automaticamente migliore.
Ed ecco che l'incauto o il troppo ottimista compra macchine sportive su basi TOTALMENTE sbagliate, ovvero solo sulla base della potenza, della accellerazione e della velocita' massima, pensando che poi il mezzo non ha bisogno di altro e si va "allegramente a spalmare" sul guard-rail della prima curva disponibile.
Ah ! Da noi in Abruzzo si dice: "quanta ne fa' la television !"