Tecnicamente, su un prodotto acquistato nuovo all'estero, spedito nel suo imballo, accompagnato da fattura del venditore e bolla di trasporto, si devono pagare il dazio e l'IVA. Ci sono alcune cose a cui fare attenzione: ai fini del calcolo d'imposta, viene preso come riferimento l'importo complessivo riportato in fattura, che ovviamente sarà dato dal costo del bene più le spese di trasporto. Questo significa che se si acquista un paraurti per 200$ con 300$ di spedizione, si pagheranno le tasse su un imponibile di 500$. Bella fregatura.
Quello che spesso ci si domanda è come si fa a calcolare l'ammontare complessivo dell'imposta: semplicemente, occorre conoscere l'ammontare del dazio e, ovviamente, l'IVA del nostro paese. Per l'IVA è semplice, ad oggi è il 21% mentre per il dazio la cosa si complica un po', in quanto occorre conoscere l'indice della tariffa doganale del bene che si sta importando, altrimenti noto come TARIC.
Ammettiamo di voler importare dagli USA un terminale di scarico per 100$ con 50$ di spese. Per conoscere il TARIC corrispondente, si può consultare gratuitamente il sito dell'agenzia dogane:
http://aidaonline.agenziadogane.it/
Clicchiamo su "Consultazione", poi nella finestra che si apre seguiamo il percorso "Nomenclature\Taric\Indice Taric". Qui si apre un mondo, nel senso che occorre individuare passo dopo passo l'indice del prodotto in questione. Scorriamo la pagina fino alla Sez. XVII e clicchiamo sul numero "87" alla voce:
VETTURE AUTOMOBILI, TRATTORI, VELOCIPEDI, MOTOCICLI ED ALTRI VEICOLI TERRESTRI, LORO PARTI ED ACCESSORI
Leggendo bene l'elenco successivo, si scopre di dover proseguire cliccando sul numero "8708" alla voce:
Parti ed accessori degli autoveicoli delle voci da 8701 a 8705
Qui la ricerca si fa ancora più fine, nel senso che occorre leggere bene per individuare l'indice esatto. Va comunque tenuto presente che difficilmente il dazio varia fra i vari articoli: solitamente si utilizza lo stesso valore per tutti i beni della categoria.
Detto questo, se scorriamo la lista troveremo il codice corrispondente al nostro terminale di scarico, cliccheremo su "8708 9235 00" alla voce:
Silenziatori e tubi di scappamento
Nella finestra che si apre, in alto a sinistra troviamo indicato
Codice: 87089235 00
Lo appuntiamo e torniamo alla pagina principale. Seguiamo ora il percorso "Misure\Taric\Per paese": nella finestra che si apre, inseriamo il codice 87089235 00, inseriamo la data odierna e dal menu a tendina selezioniamo il paese di provenienza del bene, nel nostro caso "Stati Uniti d'America - US", infine clicchiamo su OK. Nella finestra che si apre, sulla prima riga troviamo:
Dazio paesi terzi( ERGA OMNES ): 4.5
Ebbene, dopo tutta questa prosopopea, siamo arrivati alla conclusione che il dazio da applicare è del 4,5%. Per il calcolo quindi, occorrerà prima sommare questa percentuale all'importo complessivo, poi ripetere l'operazione con l'IVA. Se sentite puzzo di fregatura non preoccupatevi, è tutto nella norma: anche in questo caso, l'IVA è una tassa sulla tassa, in quanto si applica anche sul dazio.
In definitiva, il nostro scarico ci costerà:
100$ + 50$ di spese, che al cambio odierno equivalgono a circa 112€
112€ + 4,5% di dazio = 112 x 1,045 = 117,04€
117,04€ + 21% di IVA = 117,04 x 1,21 = 141,61€
A questi 141,61€ vanno sommati i costi di spedizione dalla dogana al vostro domicilio, oltre ad una serie di costi difficilmente prevedibili di "Oneri Doganali". Qui capita spesso di prendere delle grosse batoste, dipende tutto dall'agenzia che vi assiste e da quanto tempo gli fate perdere.
Ci sono modi per aggirare queste imposte? La risposa è NI, nel senso che anche qui molte volte va di culo. Potete chiedere al venditore di indicare un prezzo inferiore in fattura (ammesso che sia disposto a farlo) ma se il doganiere ritiene che il prezzo indicato sia troppo basso, vi applica il cosiddetto "Valore Presunto", ovvero il valore che un bene simile ha sul mercato nazionale... E sono cazzi. Potete chiedere al venditore di indicare come "GIFT" (regalo) nella bolla, ma in questo caso potete star certi che in Dogana il vostro pacco verrà fermato, aperto e ispezionato in ogni singola parte. E sono cazzi peggiori.
Generalmente, farsi spedire piccoli pezzi con le poste americane USPS evita la trafila doganale e quindi non comporta delle spese accessorie, ma ovviamente deve trattarsi di buste o pocopiù.