Ci sono gusti che non cambiano, anche se nel frattempo cambia il mondo. La Detroit Electric “era” una storica fabbrica del Michigan che da 1907 al 1939 sfornò la bellezza di 13.000 auto elettriche. Poco più che giocattoli con prestazioni ridicole, questo è chiaro, ma in anticipo mostruoso sui tempi che sarebbero venuti. Oggi, la Detroit Electric “è ritornata”, il suo marchio è stato rilevato da Albert Lam, ex manager della Lotus, e la sua prima mossa si chiama SP:01, cioè la più veloce auto elettrica di serie destinata a solcare i listini del mondo. Un bolide che da agosto sarà ufficialmente in vendita, seppure in serie limitata a 999 esemplari e ad un prezzo non popolare di 135.000 dollari, poco più di 105.000 euro.
Con 249 Km/h di velocità massima, pero', l'idea non era solo quella di fabbricare un record di plastica. La Detroit Electric SP:01 nasce per essere la rivale ideale di una vettura di moda e successo come la Tesla Roadster, con cui condivide perfino il telaio in alluminio di origine Lotus, quello della Elise. Tra la Silicon Valley, la West Coast e Peeble Beach, sede del più noto concorso di auto d'epoca del pianeta, tra i campi da golf e le ville faraoniche che stanno tra San Francisco e Monterey, Tesla Roadster è già Status Symbol per miliardari a caccia di prestazioni politicamente corrette e oggetti tecnologici di fascino. Questo è il campo di battaglia della nuova Detroit Electric SP:01.
La carrozzeria in fibra di carbonio aiuta a mantenere il peso totale della vettura a quota 1.070 kg. E' un metodo che costa, ma qui non importa. La vettura ha sospensioni e freni quasi da competizione, una aerodinamica piuttosto filante e un abitacolo per due passeggeri con hard top rimovibile.
Piacevole da vedere, molto più divertente da guidare. In posizione posteriore c'è un motore elettrico da 201 CV di potenza abbinato ad un cambio manuale a 4 marce, anche se come optional si può avere la quinta marcia o una trasmissione automatica a due rapporti. Le batterie agli ioni di litio offrono un'autonomia dichiarata di 304 km, che naturalmente risente di una guida più sportiva del necessario, soprattutto se si cerca il limite dell'accelerazione da 0 a 100 km/h, che la Detroit Electric registra in 3,7 secondi.
Lo sfizio vero è casomai un altro. La ricarica delle batterie, che avviene in un tempo di 4 ore, può essere gestita a distanza così come tutte le principali funzioni di bordo: basta un Smartphone, che una volta in movimento si utilizza anche come cruscotto supplementare per regolare fin nei minimi dettagli il comportamento della vettura.
(a cura di OmniAuto.it)
Con 249 Km/h di velocità massima, pero', l'idea non era solo quella di fabbricare un record di plastica. La Detroit Electric SP:01 nasce per essere la rivale ideale di una vettura di moda e successo come la Tesla Roadster, con cui condivide perfino il telaio in alluminio di origine Lotus, quello della Elise. Tra la Silicon Valley, la West Coast e Peeble Beach, sede del più noto concorso di auto d'epoca del pianeta, tra i campi da golf e le ville faraoniche che stanno tra San Francisco e Monterey, Tesla Roadster è già Status Symbol per miliardari a caccia di prestazioni politicamente corrette e oggetti tecnologici di fascino. Questo è il campo di battaglia della nuova Detroit Electric SP:01.
La carrozzeria in fibra di carbonio aiuta a mantenere il peso totale della vettura a quota 1.070 kg. E' un metodo che costa, ma qui non importa. La vettura ha sospensioni e freni quasi da competizione, una aerodinamica piuttosto filante e un abitacolo per due passeggeri con hard top rimovibile.
Piacevole da vedere, molto più divertente da guidare. In posizione posteriore c'è un motore elettrico da 201 CV di potenza abbinato ad un cambio manuale a 4 marce, anche se come optional si può avere la quinta marcia o una trasmissione automatica a due rapporti. Le batterie agli ioni di litio offrono un'autonomia dichiarata di 304 km, che naturalmente risente di una guida più sportiva del necessario, soprattutto se si cerca il limite dell'accelerazione da 0 a 100 km/h, che la Detroit Electric registra in 3,7 secondi.
Lo sfizio vero è casomai un altro. La ricarica delle batterie, che avviene in un tempo di 4 ore, può essere gestita a distanza così come tutte le principali funzioni di bordo: basta un Smartphone, che una volta in movimento si utilizza anche come cruscotto supplementare per regolare fin nei minimi dettagli il comportamento della vettura.
(a cura di OmniAuto.it)