Alesi, il grande ritorno
Con la Lotus a Indianapolis
A un passo dai 50 anni, ancora amatissimo dai ferraristi, il pilota francese tornerà in gara con le monoposto nelle gare Usa. Domani il debutto nei primi test
di VINCENZO BORGOMEO
Colpo di scena: Jean Alesi, al un soffio dai 50 anni (47 per la precisione) torna in pista. Un ritorno vero, non nel "comodo" campionato turismo ma nelle selvagge (e pericolissime, va detto) Indycar, la F1 americana per intenderci. Stavolta infatti non ci sono più dubbi: dopo le indiscrezioni che lo volevano al volante di una macchina gestita dalla Newman Haas ora è stato ufficializzato il matrimonio Alesi-team Fan Force United che corrre con la Dallara-Lotus DW12.
Jean Alesi quinti torna alle corse dalla porta principale, impegnato subito alla 500 Miglia di Indianapolis visto che già domani inizierà i test sulla terribile pista dell'indiana. "E' tanto che parliamo di questa gara - ha spiegato Jean - e cerchiamo il team giusto con cui partecipare. Sono molto felice di farlo con la Fan Force United. "La Lotus pensa che sia il team giusto per me. Io mi fido e sono convinto che il team farà un grande lavoro. Lunedì ho preparato il sedile e ora devo iniziare a prepararmi in vista della gara" ha aggiunto.
Un piccolo aiuto (ma piccolo piccolo) arriva ad Alesi dal fatto che essendo un debuttante può subito iniziare i test. E quindi prendere confidenza con auto e pista "Mi sento pronto per la Indy 500 - ha concluso il pilota - ma sono felice di avere l'opportunità di partecipare ai test riservati ai rookie di domani".
Vedremo. Certo che in ogni caso fa impressione vedere un pilota nato nel 1964 tornare in una massima categoria. E non solo per una questione
anagrafica: il focoso pilota francese è stato uno dei più amati dai Ferraristi, ma più per lo stile di guida (caratteristico il suo modo di impugnare il volante con tutte e due le mani in cima alla corona dello sterzo) che per i suoi risultati: per colpa di macchine poco competitive (Ferrari compresa) vinse pochissimo in relazione alle sue capacità e al numero di gare disputate.
Alesi infatti arrivò in F1 nel 1989 (si piazzò subito quarto, con la Tyrrel) lo stesso anno in cui vinse il campionato F3000 con Eddie Jordan) e ne uscì nel 2001 quando corse con la Prost-Acer AP04 e poi la Jordan-Honda EJ11). In mezzo il passaggio alla Ferrari (dal 1991 al 1995) e poi alla Benetton Sauber. Una carriera lunga quindi, sempre seguita dai suoi tantissimi fan. Ora si apre una nuova era.
(09 maggio 2012)
Con la Lotus a Indianapolis
A un passo dai 50 anni, ancora amatissimo dai ferraristi, il pilota francese tornerà in gara con le monoposto nelle gare Usa. Domani il debutto nei primi test
di VINCENZO BORGOMEO
Colpo di scena: Jean Alesi, al un soffio dai 50 anni (47 per la precisione) torna in pista. Un ritorno vero, non nel "comodo" campionato turismo ma nelle selvagge (e pericolissime, va detto) Indycar, la F1 americana per intenderci. Stavolta infatti non ci sono più dubbi: dopo le indiscrezioni che lo volevano al volante di una macchina gestita dalla Newman Haas ora è stato ufficializzato il matrimonio Alesi-team Fan Force United che corrre con la Dallara-Lotus DW12.
Jean Alesi quinti torna alle corse dalla porta principale, impegnato subito alla 500 Miglia di Indianapolis visto che già domani inizierà i test sulla terribile pista dell'indiana. "E' tanto che parliamo di questa gara - ha spiegato Jean - e cerchiamo il team giusto con cui partecipare. Sono molto felice di farlo con la Fan Force United. "La Lotus pensa che sia il team giusto per me. Io mi fido e sono convinto che il team farà un grande lavoro. Lunedì ho preparato il sedile e ora devo iniziare a prepararmi in vista della gara" ha aggiunto.
Un piccolo aiuto (ma piccolo piccolo) arriva ad Alesi dal fatto che essendo un debuttante può subito iniziare i test. E quindi prendere confidenza con auto e pista "Mi sento pronto per la Indy 500 - ha concluso il pilota - ma sono felice di avere l'opportunità di partecipare ai test riservati ai rookie di domani".
Vedremo. Certo che in ogni caso fa impressione vedere un pilota nato nel 1964 tornare in una massima categoria. E non solo per una questione
anagrafica: il focoso pilota francese è stato uno dei più amati dai Ferraristi, ma più per lo stile di guida (caratteristico il suo modo di impugnare il volante con tutte e due le mani in cima alla corona dello sterzo) che per i suoi risultati: per colpa di macchine poco competitive (Ferrari compresa) vinse pochissimo in relazione alle sue capacità e al numero di gare disputate.
Alesi infatti arrivò in F1 nel 1989 (si piazzò subito quarto, con la Tyrrel) lo stesso anno in cui vinse il campionato F3000 con Eddie Jordan) e ne uscì nel 2001 quando corse con la Prost-Acer AP04 e poi la Jordan-Honda EJ11). In mezzo il passaggio alla Ferrari (dal 1991 al 1995) e poi alla Benetton Sauber. Una carriera lunga quindi, sempre seguita dai suoi tantissimi fan. Ora si apre una nuova era.
(09 maggio 2012)