LOTUS ELAN S2 (M100)
Era l’ottobre del 1989 quando la Lotus presenta al Motorfair a Londra la nuova ELAN, una nuova vettura da produrre assiaeme alla già nuova versione della ESPRIT, il coupè disegnato da Giugiaro.
Questa Elan, a differenza di tutte le LOTUS prodotte, ha la trazione anteriore,
Il padre di questa Elan è da considerare Michael J. Kimbrtley, entrato alla LOTUS nel 1969 proveniente dalla Jaguar, dove era stato responsabile progettista della Jaguar XJ13, la famosa auto da corsa a motore posteriore che non gareggiò mai.
M.J. Kimberley fu promosso direttore tecnico alla Lotus nel’aprile del 1974 dopo aver dato prova di dinamismo e di aver collaborato al progetto della Lotus Europa a motore centrale Renault 1470 cm3.
Nel 1981 Kimberley, insieme a Spooner, riuscirono a convincere Chapman che la Lotus doveva tornare alle origini costruendo una piccola sportiva aperta a due posti, ma nello stesso tempo innovativa, che potesse sostituire la gloriosa esperienza della Elan Sprint, visto che cessò di costruirle nel 1973 , quasi dieci anni prima, e anche per la Elan +2 che cessò la produzione nel 1975.
Anche se Chapman mirasse ad una berlina a 4 porte, diede il benestare a patto che venisse stipulato un accordo con uno dei maggiori produttori di auto per la fornitura dei componenti.
Dopo molte ricerche da Kimberly e Spooner, a quell’epoca l’unica casa automobilistica con motori multivalole, di media cilindrata con albero in camme in testa e con tecnologia avanzata era la casa giapponese Toyota, che a sua volta mostrò grande entusiasmo per il progetto, che in seguito le dua case automobilistiche raggiunsero un grado di collaborazione da soddisfare entrambi i collaboratori di Chapman, che diedero vita al nuovo progetto, denominato M90, concretizzandosi in una sportiva a motore anteriore con trazione posteriore, motorizzati da un 1600 cc e 2000cc in 16 valvole e a doppio albero a camme.
Purtroppo nel dicembre de 1982 un infarto provoca la motre del patron della lotus Colin Chapman, e alle sopravvenute difficoltà finanziarie, il progetto della M90 fu bloccato.
Venne ripreso solamente nel novembre del 1983, quando cominciò la costruzione di un prototipo funzionante, terminato nel marzo dell’anno seguente.
Però, trascorsi questi due anni per il completamento del progetto, ci si ritrova ad un mutamento delle richieste di mercato, che ha costretto ad un nuovo stile della carrozzeria della M90 ormai stilisticamente troppo spigolosa.
Nel frattempo D. Wickens divenne l’azionista di maggioranza della LOTUS CAR, e decise che per la X100, questo era il codice del nuovo progetto dell’autovettura, si sarebbero seguite le stesse linee del progetto “ETNA” che riscosse molto successo a Londra alla presentazione del Motorfair dell’ottobre 1984.
Prima di dare il via al progetto X100 si decise che la nuova ELAN doveva essere a trazione anteriore, perché il mercato lo richiedeva e, poiché la LOTUS aveva una notevole esperienza nella guidabilità e maneggevolezza delle auto a trazione anteriore aquisita nello sviluppo di auto per altri costruttori, era logico che la Lotus, con la nuova Elan, avrebbe beneficiato del grado di tecnologia e esperianza raggiunto, dettando nuovi standard per il mercato mondiale.
Enrto in gennaio del 1985, e a fine dell’estate dello stesso anno, il disegno della tre porte decapottabile era stato approvato, e cominciò il dedesign e sviluppo, ma nel febbraio del 1986 il controllo della Lotus viene aquisito dalla GM in seguito alle trattative condotte dal nuovo presidente del gruppo LOTUS A. Curtis.
Ancora una volta i tempi e le circostanze portano il progetto X100 ad un nuovo riesame dalla nuova amministrazione della casa inglese.
Sebbene il progetto era buono, Kimberley lo abbandonò nel marzo del 1986. Pensava che per creare una vettura sportiva fuoriclasse per gli anni novanta necessitava di “un colpo di spugna” ritenendo chequel progetto era ormai superato per il nuovo decennio.
Nel novembre del 1986, ben otto mesi più tardi al consiglio d’amministrazione fu presentato un modello senza motore, che fu approvato successivamente. Per il motore, di elevata potenza ancora in via di progettazione, fu sottoscritto un’accordo decennale con la casa giapponese Isuzu (in mano alla GM), nel febbraio del 1987, fissando così una data per il lancio della nuova vettura per la fine del 1989.
Sebbene questo progetto sia stato così travagliato da molti fattori, uno di questi è stata la scomparsa nel 1982 di Colin Chapman, ma la tenacia del TEAM LOTUS riuscì a creare la“vera erede” della LOTUS ELAN, quella più amata di tutti i tempi.
JIAGUAR XJ13
LOTUS M90
LOTUS ETNA
LOTUS ELAN S2 (M100)