Per non rovinare la gita del giringiro, thread nel quale e' nata questa discussione, la riapro qui.
Stavo dicendo...
Trovo una grave forma di incivilta' i dossi artificiali per rallentare i veicoli.
Nell'altro thread ho posto un link, relazione sui dossi artificiali , e volevo iniziare da qui la discussione.
Tanto per cominciare, esiste una normativa, il codice della strada, che ha alle spalle studi approfonditi e mediazioni, come e' scritto nel link citato. Anche se ritengo che il nostro odice, come molti altri, tenda a premiare i piu' tonti, devo ammettere che la strada e' di tutti e deevo accettare una regola di convivenza.
Il problema dei dossi, sempre a mio parere, apre uno squarcio su un costume pessimo delle amministrazioni locali, e anche centrali in realta', e cioe' su abusi che non vengono perseguiti. Non vengono perseguiti perche', credo, si innestano varie componenti: rassegnazione, ignoranza delle norme da parte dei cittadini, preconcetti per i quali la collettivita' giustifica tali abusi.
Nel testo riportato nel link e' scritto che le normative forniscono precise indicazioni per la realizzazione di tali dossi: altezze in relazione alle velocita' limite, pendenze, larghezze. _Sono vietati_ i dossi quando la strada e' una via normale di transito per i mezzi di soccorso, quindi son vietati sulla strada principale del paese, sul lungo-lago, sulle provinciali, e sono ammessi solo nelle zone residenziali; in pratica sono utilizzabili solo nella viabilita' residuale, come dire i capillari ultimi e neanche in arteriole o venuzze.
_Non_ sono contemplati attraversamenti pedonali rialzati, come vengono spesso spacciati i dossi.
A parte il poter augurare a sindaci e assessori di essere nell'ambulanza che li porta, in ritardo o con scossoni, all'ospedale, augurio da non fare perche' poco elegante, vorrei invece fare alcune altre considerazioni, molto semplici, a chi invoca ogni due per tre la legalita' e poi e' il primo a infischiarsene.
Goccia dopo goccia, ogni giorno, vedere segnali stradali inutili, divieti che servono a giustificare autovelox pirata da puro incasso, dossi che sembrano realizzati per rancore, segnali che indicano la presenza di buche per anni, senza che queste vengano rimosse, insomma tutto questo secondo me e' estremamente deleterio: induce a sfiducia nelle istituzioni.
Sfiducia nelle istituzioni piu' vicine al cittadino, che finisce per sentirsi suddito. E' per questo che, secondo me, vi puo' essere disamore e sfiducia anche nelle istituzioni piu' alte e nelle forze dell'ordine. E da questo altro non puo' venire se non uno sfaldamento della societa' che perde i suoi punti di riferimento.
Certo, non voglio dire che sono due dossi e quattro segnali, assieme a duecento autovelox, a minare le basi della societa', ma, se da uno scandlo ci si puo' riprendere o se si possono isolare pochi amministratori malandrini, son convinto che una azione continua, goccia a goccia appunto, quotidiana, che ci tocca nei momenti di stress, quando abbiamo fretta di andare al lavoro o torniamo a casa, che ci rovina i momenti di relax, quando guardiamo lo splendido panorama del lago, ecco: i credo che il danno sia immenso.
Sembra che io esageri, ma e' una lima sorda e continua.
E' la stessa sfiducia che, subliminalmente, colpisce con "la piovra 7": gli americani fanno film dove _un solo_ buono riesce a sconfiggere un sistema cattivo, noi abbiamo un bambino che all'eta' di 17 anni e' convinto, perche' glielo dicono dai suoi dieci, che la mafia non sara' mai sconfitta.
Cosa fare?
Non lo so.
Agire dopo un danno o preventivamente? Fare esposti preventivi e inimicarsi le istituzioni? Fare denunce per non vedersi mai ristorare un danno?
Oh pero'! Era tempo che non scrivevo pipponi cosi'!!
Stavo dicendo...
Trovo una grave forma di incivilta' i dossi artificiali per rallentare i veicoli.
Nell'altro thread ho posto un link, relazione sui dossi artificiali , e volevo iniziare da qui la discussione.
Tanto per cominciare, esiste una normativa, il codice della strada, che ha alle spalle studi approfonditi e mediazioni, come e' scritto nel link citato. Anche se ritengo che il nostro odice, come molti altri, tenda a premiare i piu' tonti, devo ammettere che la strada e' di tutti e deevo accettare una regola di convivenza.
Il problema dei dossi, sempre a mio parere, apre uno squarcio su un costume pessimo delle amministrazioni locali, e anche centrali in realta', e cioe' su abusi che non vengono perseguiti. Non vengono perseguiti perche', credo, si innestano varie componenti: rassegnazione, ignoranza delle norme da parte dei cittadini, preconcetti per i quali la collettivita' giustifica tali abusi.
Nel testo riportato nel link e' scritto che le normative forniscono precise indicazioni per la realizzazione di tali dossi: altezze in relazione alle velocita' limite, pendenze, larghezze. _Sono vietati_ i dossi quando la strada e' una via normale di transito per i mezzi di soccorso, quindi son vietati sulla strada principale del paese, sul lungo-lago, sulle provinciali, e sono ammessi solo nelle zone residenziali; in pratica sono utilizzabili solo nella viabilita' residuale, come dire i capillari ultimi e neanche in arteriole o venuzze.
_Non_ sono contemplati attraversamenti pedonali rialzati, come vengono spesso spacciati i dossi.
A parte il poter augurare a sindaci e assessori di essere nell'ambulanza che li porta, in ritardo o con scossoni, all'ospedale, augurio da non fare perche' poco elegante, vorrei invece fare alcune altre considerazioni, molto semplici, a chi invoca ogni due per tre la legalita' e poi e' il primo a infischiarsene.
Goccia dopo goccia, ogni giorno, vedere segnali stradali inutili, divieti che servono a giustificare autovelox pirata da puro incasso, dossi che sembrano realizzati per rancore, segnali che indicano la presenza di buche per anni, senza che queste vengano rimosse, insomma tutto questo secondo me e' estremamente deleterio: induce a sfiducia nelle istituzioni.
Sfiducia nelle istituzioni piu' vicine al cittadino, che finisce per sentirsi suddito. E' per questo che, secondo me, vi puo' essere disamore e sfiducia anche nelle istituzioni piu' alte e nelle forze dell'ordine. E da questo altro non puo' venire se non uno sfaldamento della societa' che perde i suoi punti di riferimento.
Certo, non voglio dire che sono due dossi e quattro segnali, assieme a duecento autovelox, a minare le basi della societa', ma, se da uno scandlo ci si puo' riprendere o se si possono isolare pochi amministratori malandrini, son convinto che una azione continua, goccia a goccia appunto, quotidiana, che ci tocca nei momenti di stress, quando abbiamo fretta di andare al lavoro o torniamo a casa, che ci rovina i momenti di relax, quando guardiamo lo splendido panorama del lago, ecco: i credo che il danno sia immenso.
Sembra che io esageri, ma e' una lima sorda e continua.
E' la stessa sfiducia che, subliminalmente, colpisce con "la piovra 7": gli americani fanno film dove _un solo_ buono riesce a sconfiggere un sistema cattivo, noi abbiamo un bambino che all'eta' di 17 anni e' convinto, perche' glielo dicono dai suoi dieci, che la mafia non sara' mai sconfitta.
Cosa fare?
Non lo so.
Agire dopo un danno o preventivamente? Fare esposti preventivi e inimicarsi le istituzioni? Fare denunce per non vedersi mai ristorare un danno?
Oh pero'! Era tempo che non scrivevo pipponi cosi'!!